In un labirinto rizomatico i percorsi proliferano ad ogni nuova interazione.
Il rizoma non ha centro, né periferia, non ha inizio, né prima e né dopo: si declina al presente e, nel Novissimo Bestiario, trasferisce il focus dalla dimensione individuale a quella collettiva. Le singole scelte trovano origine ed esito solo in relazione alla collettività, intesa come coralità di singoli che insieme abita il presente e ne disegna le caratteristiche.
L’ideale ‘faustiano’ di un possibile ‘sviluppo universale della personalità’ (Lukàcs), indagato nei precedenti capitoli, qui è messo in sistema con le teorizzazioni della memetica (Dawkins) e le ricerche sui neuroni specchio (Rizzolatti).
Questo capitolo trova suo naturale esito nell’introduzione di applicativi web. In prima battuta questi ci sono indicati da Eco, secondo il quale internet sarebbe il luogo privilegiato in cui la terza forma di labirinto possa realizzarsi. Successivamente, con lo sviluppo delle piattaforme per messaggistica in tempo reale, il web ha dotato la categoria del presente di nuove possibilità di presenza, oggi centrali per definire nuovi parametri performativi che possano segnare i tratti di una forma spettacolo radicalmente partecipativa.
Nel corso dell’ultimo capitolo di Novissimo Bestiario ha istituito una partnership con Inkode Società Cooperativa, che raggruppa un team di programmatori informatici.